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Che cosa è il tartaro?

il tartaro è la mineralizzazione della placca batterica, una sorta di pellicola appiccicosa costituita da batteri, cellule morte e residui di cibo che si deposita sui denti.

Se la placca non viene rimossa attraverso una corretta igiene orale quotidiana, inizia a calcificare e nell’arco di poco tempo si trasforma in tartaro, che è direttamente attaccato ai denti (è molto più complicato da rimuovere rispetto alla placca batterica).

Il tartaro  ha un colore variabile che spazia dal bianco al giallo, dal marrone fino al nero. Va debellato, se non si vuole andare incontro ad una gengivite che a lungo periodo può mettere a repentaglio la salute stessa dei denti: le gengive che sono soggette ad infiammazioni, infatti, possono anche ritirarsi, e ciò può arrivare a determinare la caduta dei denti, anche se sono perfettamente sani. Ecco perché il problema del tartaro non va sottovalutato.

La placca si accumula soprattutto vicino alle gengive degli incisivi inferiori e la sua formazione sembra essere legata, in particolar modo, al tipo di regime alimentare che si segue: se questa è troppo acidificante, ricca di alimenti raffinati, zuccheri, grassi dannosi, la formazione del tartaro è inevitabile.  Da non sottovalutare sono anche l’abuso di caffè e di sigarette.

Rimedi naturali contro il tartaro

Ci sono alimenti (in particolar modo frutta e verdure crude, soprattutto quelle a foglia verde, carote e mele ) che per merito delle loro proprietà benefiche e dall’alto contenuto di fibre,  aiutano a pulire i denti (la stessa acqua di mare è un integratore “rimineralizzante” che aiuta a pulire e a fortificare i denti, ed è anche alcalinizzante).
E ancora, le cipolle hanno proprietà antibatteriche legate a un composto a base di zolfo che annienta i batteri presenti nel cavo orale, il tè verde risulta ricco di catechine, con proprietà antibatteriche, che aiuta a controllare le infiammazioni gengivali, il mirtillo rilascia antiossidanti che contrastano i batteri responsabili della carie.

Rimedi clinici

Attraverso la detartrasi, o ablazione del tartaro, sono eliminati i depositi di placca e di tartaro dai denti, la cui quantità eccessiva potrebbe provocare serie malattie gengivali. La pulizia professionale dei denti viene eseguita dall’ igienista dentale. Lo scopo è quello di eliminare i depositi di tartaro, attraverso l’utilizzo di uno strumento denominato “curette”, che può essere elettrico o a ultrasuoni, e che ha la capacità di agire sia sulla parte visibile del dente sia su quella coperta dalla gengiva (pulizia sottogengivale).

Le igieniste dell’ Studio Dentistico Richichi consigliano il richiamo per l’igiene dentale semestrale o, al massimo, una volta l’anno. Una pulizia dentale più frequente (es. ogni 3 mesi) è invece consigliata per i pazienti affetti da malattie orali, soprattutto piorrea, gengiviti, denti storti e malocclusione dentale. Almeno una volta all’anno, la pulizia dentale professionale dovrebbe essere supportata da una visita di controllo dentistico: così facendo, l’odontoiatra può giudicare lo stato di salute dentale, sorprendendo (eventualmente) sul nascere un processo cariogeno al primo stadio.

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