Il “mal di denti” è un dolore generico, spesso molto fastidioso e insopportabile. A volte può anche dipendere semplicemente dallo stress. Scopriamo insieme quali possono essere le cinque cause più comuni.
- Cause di natura infettiva
“Odontalgia” è il termine tecnico per indicare il mal di denti. Si tratta di un sintomo che accomuna la maggior parte delle affezioni dentarie. La carie al suo stadio avanzato è il principale agente causale. Oltre a questo tipo di infezione dentaria, l’odontalgia di origine infiammatoria trova spiegazione in altri episodi infettivi:
- Alveolite: infiammazione dell’alveolo, la cavità ossea in cui ci sono le radici dei denti.
- Ascesso dentale: accumulo di materiale purulento (batteri, globuli bianchi, detriti cellulari e plasma) nei tessuti che circondano un dente.
- Ciste dentale: sacca patologica contenente del fluido.
- Gengivite: generica infiammazione delle gengive.
- Granuloma: infiammazione cronica della radice del dente e dei suoi tessuti circostanti.
- Parodontite: grave infezione gengivale a carico dell’apparato gengivale, che può causare la perdita dei denti.
- Pulpite: infiammazione infettiva della parte interna del dente, tipica complicanza di una carie non curata.
- Denti rotti e mal di denti
Anche i denti rotti o gravemente scheggiati possono dare origine a un fastidiosissimo mal di denti. In simili circostanze, i denti rotti possono divenire estremamente sensibili. L’odontalgia tende ad accentuarsi durante la masticazione. Talvolta, su denti rotti può dare origine a dolore acuto e pulsante anche semplicemente sfiorando lo smalto dentale con la lingua.
- Mal di denti da ipersensibilità
Il mal di denti può essere interpretato anche come ipersensibilità a cibi freddi, caldi, acidi, salati o ricchi di zuccheri che entrano a contatto con il dente.Questo tipo di odontalgia può dipendere da una maldestra igiene orale, eseguita per esempio pulendo i denti con spazzolini dotati di setole troppo dure. Il mal di denti da ipersensibilità può inoltre derivare dall’abitudine di utilizzare costantemente dentifrici sbiancanti, contenenti sostanze molto aggressive che vanno a indebolire lo smalto dentale.
L’unica soluzione per trattare o prevenire il mal di denti da ipersensibilità consiste nell’eseguire costantemente un’adeguata pulizia dentale domiciliare, evitando di assumere cibi acidi o tutte quelle sostanze che potrebbero accentuare il dolore.
- Caduta dei denti
La caduta dei denti permanenti trova spesso spiegazione in infezioni dentali gravi non adeguatamente curate. In questo caso, il mal di denti percepito è chiaramente molto acuto ed è bene recarsi il prima possibile dal proprio dentista.
- Cause di natura extra-dentale
Il mal di denti non dipende sempre da infezioni, traumi o infiammazioni dentali. Spesso, l’odontalgia è sintomo secondario di condizioni che non hanno nulla a che vedere con i denti. Ad esempio l’infiammazione all’orecchio, alcuni problemi cardiaci, sinusite o nevralgia del trigemino.
Talvolta, il mal di denti può essere un fenomeno transitorio, che si manifesta indipendentemente da una causa certa. È il caso del mal di denti da stress. Un soggetto particolarmente stressato o tendenzialmente depresso tende a serrare involontariamente i denti, senza rendersene conto. Il continuo digrignamento favorisce il bruxismo che, nel lungo termine, può predisporre al mal di denti. Il rimedio più efficace in questo caso è rilassarsi, ritagliandosi un po’ di tempo da dedicare a se stessi.