Provare una leggera apprensione quando ci si reca dal dentista è del tutto normale.
Il cavo orale, dopotutto, rappresenta uno spazio intimo dell’individuo, nel quale il dentista, di fatto, irrompe con i propri strumenti rischiando di causare un certo livello di disagio.
Tuttavia, se una sana apprensione degenera in uno stato di terrore che impedisce di affrontare le cure dentali e sottoporsi a controlli periodici, si parla di odontofobia.
Una vera e propria fobia, che spinge il paziente ad evitare visite e sedute odontoiatriche mettendo a rischio la propria salute. Ansia e paura sono le sensazioni tipiche dell’odontofobico che cerca metodi alternativi per rimandare l’angosciante visita che incute in lui paura.
Ma da cosa deriva questa patologia?
Le cause sono da ricercare per lo più nel passato o in eventi traumatici legati ai trattamenti dentistici. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto questa patologia come una vera e propria malattia.
L’odontofobia nei bambini…
Una particolare attenzione viene posta all’infanzia, un periodo delicato in cui l’esordio della paura del dentista e dell’ansia per le cure odontoiatriche è più frequente. Indipendentemente dall’età molti bambini sono resistenti e in grado di sopportare il dolore, mentre altri sono vulnerabili e rispondono negativamente anche a piccoli stimoli stressanti. In tal senso l’equipe odontoiatrica dovrebbe dimostrarsi sensibile e adattare a essi la strategia di trattamento.
…e l’approccio empatico del dentista.
L’approccio degli odontoiatri deve essere lento e graduale, indirizzato verso il gioco e la conquista della fiducia del bambino, con un atteggiamento amichevole e positivo, comprensivo e paziente, al fine di calmare e rassicurare il bambino con paura. Il dentista dovrebbe, inoltre, essere disposto ad un rapporto empatico, cercando di mettere a proprio agio il piccolo paziente comunicando in modo sincero e sereno, coinvolgendolo nel trattamento e motivandolo alla prevenzione.
E’ fondamentale che il bambino si senta sicuro. Per favorire questo è necessario che si sia instaurato un buon rapporto tra il bambino, la persona che lo accompagna e l’equipe odontoiatrica, gli stimoli dolorosi devono essere minimi e il bambino deve avere la percezione di avere la situazione sotto controllo. Lo stabilirsi di una buona relazione si basa sulle competenze comunicative dell’Èquipe, per garantire delle esperienze odontoiatriche positive verso una corretta igiene orale.