Ortondonzia Intercettiva: meglio prevenire!
La malocclusione è frequentemente determinata, o comunque aggravata dall’abitudine che si protrae oltre tempo a succhiare, ad esempio il dito o il ciuccio, e dalla tendenza del bambino ad assumere atteggiamenti a bocca aperta. La prevenzione ortodontica è un importante fattore di salute per l’organismo poiché ci sono situazioni che, se trattate precocemente, possono risolvere direttamente il problema o ridurre l’entità del trattamento ortodontico successivo.
Accade spesso che il trattamento ortodontico intercettivo non dia una risoluzione completa della malocclusione ma abbia l’obiettivo di porre salde basi per una crescita più armonica del complesso stomatognatico diminunendo la gravità della malocclusione e rendendo la fase terapeutica successiva più semplice e facilmente affrontabile per il paziente in crescita.
Ortodonzia intercettiva: cos’è?
L’ ortodonzia intercettiva è la branca dell’odontoiatria che si occupa di intercettare e intervenire precocemente sulle malocclusioni, per lo più di natura scheletrica, evitandone così un possibile aggravamento legato alla crescita e semplificando l’eventuale trattamento successivo se necessario. Questo tipo di terapia prevede l’utilizzo di dispositivi semplici, che in tempi ridotti e con meno fastidi delle terapie fisse, risolvono le malocclusioni e migliorano la funzione respiratoria, la deglutizione, la fonetica e la postura. Inoltre la terapia intercettiva permette di creare un’armonia nella crescita scheletrica e facilitare la corretta eruzione dei denti definitivi e l’eliminazione di abitudini viziate qualora presenti.
è essenziale intervenire:
nei casi di protrusione eccessiva degli incisivi superiori, perdita precoce dei denti decidui o ritardo di eruzione dei permanenti, abitudini viziate che perdurano nel tempo (come succhiamento del dito o del succhiotto) e presenza di un “morso inverso” anteriore o laterale. In quest’ultimo caso cioè è presente un’inversione del combaciamento delle arcate dentarie, quindi è necessario trattare il paziente verso i 6 anni per arrestare la crescita incontrollata della mandibola e rimuovere l’ostacolo meccanico alla crescita naturale dell’osso mascellare in modo da ottenere il corretto equilibrio tra le due ossa e la stabilità nel tempo.
Dopo questa fase che dura circa un anno, il paziente viene monitorato con controlli periodici fino a quando i denti permanenti erompono tutti in arcata, momento in cui si rivaluta il caso per stabilire se è necessario o meno una seconda fase di trattamento.